L’evoluzione del packaging nei prossimi anni

L’emergenza sanitaria, oltre ad aver modificato in maniera inesorabile comportamenti sociali ben radicati, ha, come ben noto, avuto degli effetti straordinariamente significativi in diversi ambiti industriali, in ragione di uno stravolgimento dei classici “needs” e, conseguentemente, delle modalità di produzione.

In particolar modo ci concentreremo su un settore poco commercializzato ma la cui rilevanza strategica, in un’epoca segnata da nuove esigenze in tema di salute e sicurezza, è di fondamentale importanza: il packaging. La crescente preoccupazione relativamente a possibili forme di contaminazione, l’incontrollabile fenomeno della food delivery, l’enorme peso specifico assunto dal tema della sostenibilità sono, infatti, soltanto alcuni dei fattori che hanno determinato (e lo faranno, anche, nel prossimo futuro) un cambiamento a livello di esigenze di confezionamento.

Più in generale stiamo assistendo ad un manifesto bisogno di pack capaci di preservare le caratteristiche intrinseche dei prodotti in essi contenuti oltre che di salvaguardarli da eventuali virus (per questo motivo si è sempre più orientati verso l’impiego di materiali meno ospitali alla conservazione di germi e batteri). Ed al contempo anche il design, inteso essenzialmente come linguaggio e colori, sembra essere maggiormente ispirato dai sani principi della rassicurazione e della chiarezza (da qui l’utilizzo di tinte tenue e caratteri tipografici istantaneamente leggibili).

Packaging per alimenti

Come anticipato, il confezionamento degli alimenti rappresenta un topic di grande attualità oltre che un bisogno che si suppone venga efficacemente gestito in termini produttivi. Il packaging, infatti, agisce come una vera e propria barriera in grado di garantire la freschezza dei cibi oltre che la loro integrità e conservazione.

Il presupposto essenziale è che la qualità degli alimenti soggetti ad un processo di confezionamento venga assolutamente tutelata attraverso l’impiego di materiali specifici compatibili con i prodotti coi quali vengono a contatto e, dunque, non dannosi per l’organismo. Un buon pack è quello capace di resistere ai traumi non consentendo l’ingresso all’interno della confezione di sostanze che ne potrebbero deteriorare il contenuto.

Pertanto, andando a ritroso nell’ambito della filiera produttiva, è evidente come sia drammaticamente importante servirsi di macchinari in grado di garantire elevati standard di efficienza dal punto di vista del confezionamento alimentare.

Per avere un’idea delle soluzioni più all’avanguardia ad oggi disponibili sul mercato è possibile dare un’occhiata al sito di un’azienda italiana leader nella produzione di termoformatrici, in acciaio inox, per il packaging alimentare (sottovuoto, in atmosfera modificata, con effetto skin…): www.almapackaging.com/.

Packaging farmaceutico

Per ovvie ragioni, anche il settore del packaging farmaceutico ha riscontrato un notevole aumento della domanda globale. Oltre alla maggiore richiesta di farmaci, che tra l’altro ha coinvolto anche le economie emergenti, nel corso di questi anni si è elevato il tasso di longevità della popolazione mondiale e, contestualmente, vi è stata una crescita delle malattie croniche con conseguente proliferare di nuovi farmaci. Addirittura, secondo alcune stime, il mercato dovrebbe valere oltre 128 miliardi di dollari tra circa 4 anni.

Il confezionamento farmaceutico deve rispondere ad una serie di imprescindibili requisiti: il packaging non deve, ovviamente, contaminare il farmaco in esso contenuto ma dovrebbe, bensì, proteggerlo adeguatamente; il packaging dev’essere sufficientemente robusto da evitare possibili manomissioni; il packaging deve consentire un utilizzo immediato del farmaco posto all’interno (specialmente ai soggetti con problematiche).

Pertanto, anche in questo caso, la produzione diviene un passaggio cruciale nel raggiungimento di un risultato finale che risponda perfettamente ai sopra menzionati attributi. E, dunque, anche in questa occasione l’azienda AL.MA. ci viene in soccorso con la sua progettazione e fabbricazione di blisteratrici automatiche personalizzate in grado di soddisfare ogni tipo di esigenza.

Sintesi del perfetto packaging

Alla luce delle considerazioni sin qui esposte, possiamo concludere che il confezionamento (alimentare, farmaceutico, industriale che sia) assolva ad una serie di compiti fondamentale: contiene l’articolo (può apparire superfluo evidenziarlo ma, in realtà non lo è); lo protegge; permette di comunicare istantaneamente la natura del prodotto.
E al fine di ottenere un packaging performante secondo tali principi, è indispensabile rivolgersi a professionisti del settore in grado di proporre soluzioni efficaci e all’avanguardia.