Il riscaldamento moderno: le stufe a bioetanolo

Fra le forme di riscaldamento che più si stanno diffondendo negli ultimi anni, le stufe a bioetanolo sono sicuramente fra le più interessanti e comode, e presentano tratti molto particolari – unici nel panorama di mercato – che è utile analizzare e valutare.

Per parlare di stufe a bioetanolo bisogna appunto, prima di tutto, parlare di questo combustibile: l’etanolo è un alcool altamente infiammabile, e per essere “bio” deve derivare interamente da fonti naturali. Solitamente deriva dalla fermentazione di amidi e zuccheri, che provengono da colture alimentari come le patate, la canna da zucchero o il mais; tuttavia, per evitare di sottrarre terreni alla produzione alimentare, sono allo studio diversi metodi per ricavare il bioetanolo da prodotti non alimentari, come ad esempio la lignina, oppure da prodotti coltivati su terreni non utilizzabili per le colture alimentari. Le norme relative alla produzione di combustibili come appunto quelli per le stufe a bioetanolo vietano severamente di aggiungere additivi d’altro genere, e quindi il manifestarsi di odori durante la combustione deve già far insospettire il consumatore: la combustione del bioetanolo deve infatti essere del tutto inodore.

Le stufe a bioetanolo sono apparecchi che quindi sfruttano questo combustibile non per produrre fiamme a scopo estetico e decorativo, come i camini, ma per generare calore. Le più sofisticate dispongono anche di accensione e spegnimento programmati, o di termoregolazione; per favorirne il funzionamento ottimale i modelli migliori sono equipaggiati di un sistema di ventilazione che diffonda il calore, di un sistema antibaltamento (essenziale per la sicurezza, dato che il combustibile in uso è liquido) e perfino, in certi casi, di sistemi per la diffusione nell’aria di varie essenze profumate.

Fra i vantaggi tipici delle stufe a bioetanolo sicuramente c’è la ridottissima emissione di Anidride carbonica, fino al 70% inferiore a quella legata ai combustibili fossili; inoltre l’assenza di fumo e di sostanze nocive liberate nell’ambiente rende possibile utilizzarle così come sono, senza bisogno di canne fumarie, o installazioni a muro. Questo permette anche di non disperdere il calore, aumentando la già notevole efficienza delle stufe a bioetanolo. Ma come ogni prodotto, anche questo ha i suoi contro; le stufe a bioetanolo sono in grado di riscaldare un singolo ambiente di dimensioni moderate, e liberano molto vapore acqueo, il che può innalzare eccessivamente il livello di umidità nella stanza. Inoltre, il bioetanolo ha ancora costi al litro piuttosto alti, anche legati alla necessità di essere trasportato in sicurezza; questo però è in parte bilanciato dall’eccellente potere calorifico del combustibile stesso.